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Cartilage repair: autologous chondrocyte implantation

Cartilage repair: autologous chondrocyte implantation In presenza di lesioni condrali, un’opzione terapeutica è offerta dall’ingegneria tissutale, e principalmente dall’impianto di condrociti. L’uso di “scaffold” porosi e riassorbibili consente la migrazione, l’adesione e la proliferazione dei condrociti e la conseguente rigenerazione del tessuto cartilagíneo. Le tecniche disponibili per il trattamento delle lesioni condrali si dividono in due gruppi principali: cellulari e acellulari. Nelle prime possono essere utilizzate anche cellule ottenute o meno da coltura. L’impianto di condrociti autologhi nel trattamento dei difetti condrali ha fornito buoni risultati, ma la sua applicazione è tuttora ostacolata dalla limitatezza delle risorse disponibili e dalla complessità della procedura. Le microfratture rappresentano il “gold standard” e sono la tecnica più diffusa per il trattamento di lesioni condrali di piccole dimensioni (<4 cm2). http://www.deepdyve.com/assets/images/DeepDyve-Logo-lg.png Archivio di Ortopedia e Reumatologia Springer Journals

Cartilage repair: autologous chondrocyte implantation

Archivio di Ortopedia e Reumatologia , Volume 124 (3) – Jan 10, 2014

Cartilage repair: autologous chondrocyte implantation

Abstract

In presenza di lesioni condrali, un’opzione terapeutica è offerta dall’ingegneria tissutale, e principalmente dall’impianto di condrociti. L’uso di “scaffold” porosi e riassorbibili consente la migrazione, l’adesione e la proliferazione dei condrociti e la conseguente rigenerazione del tessuto cartilagíneo. Le tecniche disponibili per il trattamento delle lesioni condrali si dividono in due gruppi principali: cellulari e acellulari....
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References (11)

Publisher
Springer Journals
Copyright
Copyright © 2013 by Springer-Verlag Italia
Subject
Medicine & Public Health; Orthopedics
ISSN
0390-7368
eISSN
1592-7113
DOI
10.1007/s10261-013-0057-y
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Abstract

In presenza di lesioni condrali, un’opzione terapeutica è offerta dall’ingegneria tissutale, e principalmente dall’impianto di condrociti. L’uso di “scaffold” porosi e riassorbibili consente la migrazione, l’adesione e la proliferazione dei condrociti e la conseguente rigenerazione del tessuto cartilagíneo. Le tecniche disponibili per il trattamento delle lesioni condrali si dividono in due gruppi principali: cellulari e acellulari. Nelle prime possono essere utilizzate anche cellule ottenute o meno da coltura. L’impianto di condrociti autologhi nel trattamento dei difetti condrali ha fornito buoni risultati, ma la sua applicazione è tuttora ostacolata dalla limitatezza delle risorse disponibili e dalla complessità della procedura. Le microfratture rappresentano il “gold standard” e sono la tecnica più diffusa per il trattamento di lesioni condrali di piccole dimensioni (<4 cm2).

Journal

Archivio di Ortopedia e ReumatologiaSpringer Journals

Published: Jan 10, 2014

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