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Maxime Chapuis: Figures de la marginalité dans la pensée grecque. Autour de la tradition cynique

Maxime Chapuis: Figures de la marginalité dans la pensée grecque. Autour de la tradition cynique Il recente volume di Maxime Chapuis si iscrive in un periodo di felice fioritura degli studi sul cinismo antico, come attestano i contributi pubblicati nel 2021 citati in queste pagine e che l’A. non ha avuto modo di consultare. Se il concetto di marginalità sembra un angolo di attacco assai naturale, quasi scontato, per lo studio della filosofia che aveva come slogan il παραχαράττειν τὸ νόμισμα, la contraffazione dalla norma, questo libro ha innanzitutto il merito di essere il primo integralmente dedicato al tema. Alla prefazione di Suzanne Husson seguono un’introduzione, tre sezioni, una conclusione, una bibliografia e tre indici (delle nozioni, dei nomi propri antichi e delle opere). Data la ricchezza dei temi trattati e dei passi esaminati, mi limiterò a discutere solo alcuni punti.Nell’introduzione l’A. espone con precisione la problematica in oggetto e dedica naturalmente particolare attenzione al termine marginalità, di origine codicologica: i margini sono, innanzitutto, quelli delle pagine di un libro. Questa etimologia, di icastica efficacia, è il miglior modo per introdurre la definizione di marginalità, che rappresenta in qualche sorta “le commentaire critique des valeurs, des fondements, des normes, des modes de vie et des pratiques d’une société, dont elle serait le révélateur” (p. http://www.deepdyve.com/assets/images/DeepDyve-Logo-lg.png Elenchos de Gruyter

Maxime Chapuis: Figures de la marginalité dans la pensée grecque. Autour de la tradition cynique

Elenchos , Volume 43 (2): 7 – Dec 1, 2022

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Publisher
de Gruyter
Copyright
© 2022 Walter de Gruyter GmbH, Berlin/Boston
ISSN
0392-7342
eISSN
2037-7177
DOI
10.1515/elen-2022-0020
Publisher site
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Abstract

Il recente volume di Maxime Chapuis si iscrive in un periodo di felice fioritura degli studi sul cinismo antico, come attestano i contributi pubblicati nel 2021 citati in queste pagine e che l’A. non ha avuto modo di consultare. Se il concetto di marginalità sembra un angolo di attacco assai naturale, quasi scontato, per lo studio della filosofia che aveva come slogan il παραχαράττειν τὸ νόμισμα, la contraffazione dalla norma, questo libro ha innanzitutto il merito di essere il primo integralmente dedicato al tema. Alla prefazione di Suzanne Husson seguono un’introduzione, tre sezioni, una conclusione, una bibliografia e tre indici (delle nozioni, dei nomi propri antichi e delle opere). Data la ricchezza dei temi trattati e dei passi esaminati, mi limiterò a discutere solo alcuni punti.Nell’introduzione l’A. espone con precisione la problematica in oggetto e dedica naturalmente particolare attenzione al termine marginalità, di origine codicologica: i margini sono, innanzitutto, quelli delle pagine di un libro. Questa etimologia, di icastica efficacia, è il miglior modo per introdurre la definizione di marginalità, che rappresenta in qualche sorta “le commentaire critique des valeurs, des fondements, des normes, des modes de vie et des pratiques d’une société, dont elle serait le révélateur” (p.

Journal

Elenchosde Gruyter

Published: Dec 1, 2022

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